Il Tribunale di Macerata prima e la Corte d’Appello di Ancona, poi, hanno condannato una società della provincia di Macerata a pagare al progettista il compenso dovuto per una serie di progetti architettonici e relative modifiche via via eseguite inerenti la realizzazione della nuova unità produttiva
In tema di diritto civile, gli Avvocati dello Studio Legale Torresi & Associati hanno assistito un professionista di Macerata che si era occupato della progettazione tecnica ed architettonica relativa alla fabbricazione di una nuova unità produttiva.
Nel corso del rapporto erano intervenute una serie di varianti e modifiche ai progetti e l’incarico aveva impegnato il professionista per un periodo piuttosto lungo.
Le Parti non avevano concordato un corrispettivo, né modalità precise di calcolo.
All’atto della richiesta di pagamento, la società ha lamentato inadempimenti e contestato l’ammontare della richiesta.
Oggetto della controversia è stato sia l’eccezione di inadempimento della società sia il quantum dovuto al progettista e la prova dell’attività effettivamente prestata.
Il Tribunale di Macerata prima e la Corte d’Appello di Ancona, poi, hanno liquidato un importo al progettista.
Resta evidente che una pattuizione contrattuale chiara sin dall’inizio del rapporto ovvero una serie di scritture precise di conferimento di nuovi incarichi per varianti e modifiche avrebbe reso l’onere probatorio più agevole e, forse, evitato un lungo contenzioso e due gradi di giudizio.
